Rossi: “Non ho dato un calcio a Marquez”

"Ero arrivato allo sfinimento, ma non volevo farlo cadere"

1445772595576_493682686.jpgSEPANG (MALESIA) - "Purtroppo non volevo arrivare a questa fase, mi sarei voluto solo giocare il campionato con Jorge, ma Marquez ha dimostrato che quello che ho detto giovedì in conferenza era vero".

Così Valentino Rossi entra nel dettaglio di quanto accaduto sulla pista di Sepang. "Speravo che smascherandolo e facendolo ragionale si sarebbe comportato in maniera diversa e invece oggi ha fatto anche peggio di Phillip Island - continua Rossi - Nel contatto non volevo farlo cadere, non era mia intenzione, volevo portarlo fuori traiettoria, soprattutto perché mi ha portato allo sfinimento e cercavo di fuggire, mi stava facendo un attacco scorretto. Quando sono andato largo ci siamo toccati, ma non è assolutamente vero che gli ho dato un calcio, anche perché la MotoGp non cade con un calcio. Ha cercato di curvare mi ha toccato con il manubrio la gamba, se guardate le immagini dall'elicottero si vede che quando mi scivola il piede dalla pedana lui era già caduto. Io volevo solo dirgli basta.  La sanzione? Il mio non è stato un fallo di reazione, volevo mandarlo fuori traiettoria, bisogna guardarle bene le immagini".
 
"Marquez - continua Rossi - si è messo in testa che vuole decidere lui chi vincerà il mondiale. Le abbiamo viste poche volte queste cose nella storia dello sport e credo che abbia fatto una bruttissima figura. In Australia era stato un po' più tranquillo. Con questa sanzione ha vinto Marquez, non penso che sia giusta, soprattutto perché non volevo farlo cadere. Volevo fargli capire, ma non ha capito". 

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  • pubblicato25.10.2015
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